giovedì 5 luglio 2012

La contenzione dei rettili

Geco verrucoso
Quanti di voi hanno visto un rettile in giro per casa vostra o nel vostro giardino o in campagna?
Molte persone vanno in giro per le campagne in sentieri o anche in casa loro se gli capita l'occasione e fotografano i rettili del luogo, questa inusuale abitudine viene chiamata HERPING e qui vi riporto l'articolo scritto dal mio amico Fabio Protopapa che parla del herping

Mini guida per chi vuole cimentarsi nell’herping, ossia osservazione e fotografia di rettili e anfibi.

La contenzione dei rettili è una pratica che può presentare varie difficoltà nel momento in cui abbiamo di fronte animali selvatici e pericolosi per la nostra salute. Questa mini-guida, scritta secondo mie conoscenze e letture varie, è solo dimostrativa; qualsiasi persona si dovesse cimentare nella ricerca di rettili pericolosi consiglio solo l’osservazione, non la manipolateli, e tenete la massima distanza di sicurezza. 
Homepage di ebay  
Molte persone saranno contrariate nella pubblicazione di questo articolo, per vari motivi, ma l’informazione per me è qualcosa di essenziale che nessuno deve impedire o eclissare.
Utilizzare la massima delicatezza e non cercare di afferrare un animale se non siete capaci di riconoscerlo o non ne avete la sicurezza e la serenità nel cuore!
Per quanto riguarda i sauri, soprattutto quelli italiani, possono essere contenuti manualmente afferrandoli subito dietro gli arti anteriori, circondando il corpo. Per non stressare l’animale è buona pratica coprire con un panno gli occhi. 
Non vi meravigliate se acchiappando una lucertola o un geco vi ritrovate con la loro coda dimenante in mano! Questa modalità di fuga dai loro predatori naturali viene detta autotomia (perdere la coda per salvarsi la vita). 
rana appenninica
Ponete la massima attenzione a tutte quelle specie che possono graffiarvi con gli artigli o mordervi; vi assicuro che un animale terrorizzato non è poi così delicato nei suoi modi, quindi è consigliabile l’uso di guanti da saldatore.
I serpenti di piccola stazza, non velenosi, possono essere contenuti afferrando il collo dietro la testa e sostenendo il corpo con l’altra mano. Per chi non volesse avere contatto fisico col serpente consiglio gancio da serpenti o bastone in modo che l’animale venga sollevato e ispezionato. 
Se l’animale è mordace e tenta di mordervi potete immobilizzare la testa subito dietro il collo con il gancio facendo attenzione nella pressione perché potreste creare dei danni gravi al suo apparato scheletrico. Per la contenzione degli esemplari velenosi, lascerei che se ne occupi personale esperto che abbia le dovute precauzioni in caso di morso. Per la cronaca esistono dei tubi trasparenti di plexiglas con una estremità chiusa; praticamente l’animale entra nel tubo e può essere ispezionato senza problemi.
tubo in plexiglas per la contenzione di esemplari pericolosi
Per tartarughe e testuggini non ci dovrebbero essere problemi nella contenzione, almeno per le nostre specie, basta far attenzione al loro morso e agli artigli. Consiglio di prenderle lateralmente, nello spazio tra arti anteriori e posteriori.

Concludo ribadendo che la contenzione di rettili solitamente  E' PERICOLOSA, soprattutto se non conosciamo a fondo il comportamento dell’animale in questione. Consiglio di evitare di contenere un animale se rimane immobile, e cercate di fotografarlo o fare delle riprese piuttosto che cimentarvi in una cattura stressante! 
Usate sempre guanti protettivi e “sterili” e lavatevi accuratamente le mani oppure disinfettatele nel momento in cui ispezionate più di un esemplare, per la vostra e la loro salute.

di Fabio Protopapa 
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